La chiesa di Sant'Alessandro in Colonna è uno dei tanti edifici religiosi e civili di Bergamo che vennero distrutti nel 1561 per la costruzione delle mura venete e si trovava dove attualmente è ubicata porta Sant'Alessandro, in Città Alta. Oggi, una colonna e una lastra di marmo indicano il luogo esatto della sua edificazione.
Il primo documento che nomina la chiesa è un testamento datato 774, e fa riferimento a un edificio presente già nel secolo precedente. Per i primi anni dalla sua edificazione fu chiesa cimiteriale; dopo il 1134 il Capitolo della chiesa pretese di diventare la sede episcopale, e forse la divenne per un breve periodo. L'ultima grande celebrazione nella chiesa avvenne il 27 luglio 1561 e il 3 agosto vennero traslate le salme presenti di sant'Alessandro e San Narno nella chiesa di san Vincenzo, poi ribattezzata Cattedrale di Sant'Alessandro.
La colonna fu posta sul luogo dove si trovava l'edificio dal vescovo Giovanni Emo il 28 settembre 1621. In una ricerca del 1961, la colonna risultò non essere in pietra di Sarnico ma in granito di Numidia, materiale usato in epoca romana, da cui si desume che la chiesa fu edificata sopra un antico tempio romano.
Fonte: Wikipedia, L'enciclopedia libera, Chiesa di Sant'Alessandro in Colonna (Bergamo) (7 Giugno 2020).