Il parco paleontologico di Cene è situato nell'omonimo comune, in Val Seriana. Il parco conserva reperti fossili risalenti a circa 220 milioni di anni fa, alla fine del periodo triassico; in quel periodo, nella zona della Val Seriana dove ora si trova il parco, era presente un mare tropicale con barriere coralline, lagune e piccole isole.
Riconosciuto come raccolta museale, è di proprietà del comune di Cene, ed è gestito dalla Comunità montana della Valle Seriana con la collaborazione scientifica del Museo di scienze naturali di Bergamo. Il parco è ubicato a nord del paese in una località nota come Cava Ratta, in cui era presente un'attività di estrazione di pietra utilizzata nell'edilizia. Questa attività estrattiva cessò nel 1965 quando una frana interruppe la produzione.
Nel 1973, durante uno scavo, venne portato alla luce quello che tuttora è considerato il più grande ritrovamento paleontologico effettuato nella regione: un esemplare di rettile volante con un’apertura alare di un metro, ribattezzato Eudimorphodon ranzii, che rivoluzionò le ipotesi fino ad allora elaborate sull'origine degli pterosauri; si riteneva infatti che questi esseri fossero comparsi sulla terra soltanto nell'era giurassica, 20 milioni di anni più tardi rispetto al periodo del triassico nel quale fu datato questo scheletro perfettamente conservato. Questo reperto divenne l'olotipo della specie ed è conservato presso il Museo di scienze naturali di Bergamo.
Dal 2003 il parco è stato dotato anche di un sentiero naturalistico, da cui si può arrivare nei pressi degli scavi in cui fu rinvenuto il fossile dello pterosauro e migliaia di altri fossili.
Fonte: Wikipedia, L'enciclopedia libera, Parco Paleontologico di Cene (7 Giugno 2020).