La Casa di Arlecchino è un edificio situato nel borgo medievale di Oneta, frazione del comune di San Giovanni Bianco, in provincia di Bergamo. Sotto l'edificio passa quella che anticamente era chiamata la Via Mercatorum, principale via di collegamento della Valle Brembana in epoca medioevale.
Le origini del Palazzo signorile risalgono al Quattrocento quando fu ristrutturato e ampliato per essere terminato nel Seicento con l’aggiunta delle cucina. I proprietari del palazzo erano i membri della nobile famiglia dei Grataroli: una potente famiglia locale i cui componenti vantavano ricchezze e fortune acquisite a Venezia. I Grataroli fecero decorare la casa con pregevoli affreschi, visibili ancora oggi entrando nel grande salone: la Camera Picta.
All'ingresso del Palazzo, è visibile un affresco che rappresenta un uomo con un bastone in mano accompagnato dalla scritta: “Chi no è de chortesia, non intragi in casa mia. Se ge venes un poltron, ghe darò del mio baston”. Questa figura ricorda quella de l’Homo Selvadego diffusa nelle comunità retico alpine. L'Homo Selvadego rappresenta l’attaccamento dell’uomo alla propria terra: è un esperto pastore, un maestro d’arte casearia e delle tecniche minerarie.
La tradizione che identifica Oneta come patria, prima degli Zanni e poi di Arlecchino, può essere inserita nelle vicende di molti bergamaschi, soprattutto delle valli, che emigrarono a Venezia in cerca di fortuna, dando vita a una comunità attaccata alle proprie radici e alla propria identità e manifestando delle caratteristiche comuni e stereotipate che entrarono a far parte della nascente letteratura popolare della laguna. Nasce così la maschera dello Zanni che identifica una figura rozza, sguaiata, tonta, dalla parlata rude, aspra e cadenzata. Con la Commedia dell'Arte, nel Cinquecento, la letteratura popolare assunse connotati più raffinati e meno volgari e dallo Zanni nacque la maschera di Arlecchino.
L'edificio è stato restaurato tra la fine degli anni '80 e '90, diventando un palcoscenico naturale per numerose rappresentazioni teatrali dedicate ad Arlecchino. Attualmente la Casa di Arlecchino ospita un museo dedicato al personaggio e un ristorante.
Fonte: Wikipedia, L'enciclopedia libera, Casa di Arlecchino (7 Giugno 2020).