in Edifici religiosi

Chiesa di San Giorgio in Lemine

La chiesa di San Giorgio in Lemine è un luogo di culto cattolico situato nel territorio del comune di Almenno San Salvatore. Si tratta di un edificio ecclesiale romanico a struttura basilicale a tre navate, risalente all'XI-XII secolo, che assieme alla Rotonda di San Tomè si inserisce nel ciclo romanico tipico dell'arte bergamasca medievale.

Il territorio su cui è stata costruita la chiesa di san Giorgio faceva parte di un più vasto comprensorio, Lemine, già abitato in epoca protostorica e assurto a particolare importanza con l'espansione romana. L'area di Lemine si allargava tra la sponda occidentale del fiume Brembo e quella orientale dell'Adda, comprendendo a nord la Valle Imagna e incuneandosi a sud verso l'attuale Brembate. Lemine fu sin dal Medioevo la denominazione di questo territorio e tale si mantenne anche nelle sue attuali forme corrotte di Almenno o Almè.

Non c'è una documentazione certa sulla fondazione né sulla datazione della chiesa di San Giorgio: gli studiosi si sono esercitati in una serie di ricerche storico-archeologiche per individuarne la data, il patrocinatore e i motivi che vi presiedettero, senza giungere a una conclusione univoca. L'unica data certa è il 1171, in cui risulta, da documenti storici, che la chiesa esisteva, mentre si può ragionevolmente escludere una iniziativa popolare nella sua costruzione, poiché il comprensorio era sottoposto secondo un rapporto feudale all'episcopato di Bergamo, istituzione potente sia sotto l'aspetto politico-militare che economico. L'edificio ecclesiale fu costruito in due momenti con materiali e tecniche diverse, migliori e più curati prima, più dozzinali e quasi occasionali dopo. Ciò può essere ascritto alle difficoltà politiche del periodo, che videro il vescovo Gerardo, suo presunto ispiratore, scomunicato nel 1167 per avere appoggiato l'impero e la concomitanza del contrasto tra la Lega Lombarda e Federico Barbarossa.

San Giorgio visse il suo periodo migliore dalla seconda metà del XIV secolo alla prima metà del XV. Seppure non avesse il rango di parrocchia o di canonica ma di chiesa sussidiaria della Pieve di Lemine, ne assunse, a partire dal Trecento, gradualmente le funzioni fino a sostituirsi ad essa. Alla chiesa si appoggiò anche una confraternita di civili devoti, chiamati Disciplinati o Disciplini, che oltre alle preghiere si dedicavano al proselitismo e alla propria flagellazione per purgare i peccati e impetrare il perdono divino, ricercando le stesse sofferenze della Passione di Cristo.

Dopo un periodo di decadenza, fu con la peste manzoniana del 1630 che San Giorgio, in un certo senso, rinacque. Questa peste colpì duramente il territorio di Lemine, ora Almenno, causando un impressionante numero di morti, quasi un terzo della popolazione, ai quali bisognava dare sepoltura, e per questa funzione San Giorgio con il suo piccolo cimitero risultò particolarmente idonea: isolata nei campi ma facilmente raggiungibile rappresentò la soluzione ideale. Da allora si caratterizzò come la chiesa dei Morti, mantenendo questa funzione anche dopo la fine della peste.

La rilevante importanza che San Giorgio assume nella storia dell'arte non solo lombarda è dovuta, oltre che alla sua architettura romanica, agli affreschi che ornano le sue pareti, superstiti di quello scenario pittorico che all'origine foderava quasi completamente l'interno della chiesa. Si tratta di opere di grande bellezza e compiutezza artistica che si svolgono con un movimento filmico coprendo i diversi periodi storici in cui sono stati realizzati. I più antichi, XII-XIII secolo, sono espressione di un linguaggio romanico con riflessi bizantineggianti, opere di artisti di area bergamasca, come alcuni santi affrescati su dei pilastri, strappati per tutelarne la conservazione, mentre gli affreschi della parete di destra, del secolo successivo, hanno una maggiore compiutezza e suggeriscono quasi un'anticipazione di canoni rinascimentali evidenti nello scenografico trittico di San Giorgio e la Principessa, la Madonna e il Bambino e Sant'Alessandro, attribuito al Maestro del 1388.

Fonte: Wikipedia, L'enciclopedia libera, Chiesa di San Giorgio in Lemine (26 Agosto 2021).