Il santuario della Beata Vergine della Visitazione, conosciuta anche come santuario della Madonnina, è un luogo di culto cattolico a Dezzo, frazione di Colere. L'antica chiesa fu distrutta dal crollo della Diga del Gleno il 1º dicembre 1923 e ricostruita su disegno di Luigi Angelini.
Sul territorio di Dezzo vi era un'antica edicola devozionale detta santella delle fontane, e il 2 luglio 1654 fu luogo di apparizione mariana. Un pastore, certo Bartolomeo Burati originario di Borno, molto ammalato, si trovava nella località in transito mentre portava la sua mandria all'alpeggio, fermatosi alla santella invocò la Vergine, perché lo guarisse dalla grave infezione tubercolare che lo stava da tempo debilitando. La sua preghiera venne accolta, e il pastore si trovò guarito.
La notizia del miracolo fece accorrere molti fedeli e con le loro offerte fu possibile edificare una chiesa. L'atto venne considerato molto importante per gli abitanti del territorio, che vivevano un lungo periodo di lotte intestine che duravano da almeno sei secoli, tanto che tra gli scalvini e i bornesi fu trovato un accordo. La pacificazione tra le due fazioni fu firmata proprio presso la chiesa il 15 marzo 1682.
Il 1º dicembre 1923 l'improvviso crollo della Diga del Gleno, con la conseguente massa d'acqua che scivolò a valle, fu devastante per i diversi paesi e per l'edificio che subì gravissimi danni. Nel 1927 iniziarono i lavori di ricostruzione per volontà della popolazione, che si autotassò e collaborò attivamente alla costruzione con la celebrazione della prima messa l'8 dicembre del medesimo anno, presenziata dal monsignore Davide Re. Il campanile venne eretto solo nella metà del XX secolo e la popolazione fece donazione della statua della Madonna con una corona d'oro sul capo.
Fonte: Wikipedia, L'enciclopedia libera, Santuario della Beata Vergine della Visitazione (Colere) (20 Settembre 2020).